Il Logo
Il logo che ho scelto per rappresentare la mia attività è formato dalla lettera greca Ψ (psi) unita ad un fiore di loto, i cui petali formano il profilo di una coppia genitoriale con un neonato.
La lettera greca psi, traslitterata dai romani per formare la parola “psyché” (anima) unita a “lògos” (discorso), va a formare la parola “psicologia” ovvero “scienza dell’anima“.
Il fiore di loto è un simbolo sacro in molte culture. Il bellissimo fiore galleggia sull’acqua, ma le sue radici affondano nel fango: una splendida metafora del fatto che è solo prendendo contatto con le nostre parti dolenti e sapendole trasformare che possiamo fiorire…citando il monaco T. N. Hanh: “niente fango, niente loto”. Il mio modo di intendere il lavoro psicologico è proprio questo: un percorso di conoscenza di sé, accettazione di come siamo e cambiamento di quei pensieri o comportamenti che ostacolano il nostro essere in armonia con noi stessi e con gli altri.
I petali simboleggianti i genitori e il neonato fanno riferimento alla psicologia perinatale. Come sostiene la dott.ssa Giuliana Mieli, pioniera in questo ambito in Italia: “La perinatalità non è una semplice branca della psicologia ma il fondamento stesso di tutta la psicologia clinica“. Questo perché la relazione che il bambino co-costruisce a partire dalla vita intrauterina con la madre e con le persone che si prendono cura di lui, ha un impatto imprescindibile sullo sviluppo neuro-fisio-psicologico, sulla personalità e in definitiva sul benessere individuale anche in età adulta. Per questo prendersi cura dei genitori affinchè possano prendersi adeguatamente cura dei bambini è fondamentale per la salute fisica e mentale non solo individuale ma anche sociale.